Filare il tempo Como 2007

 

 

Comune di Como
Provincia di Como
Camera di Commercio di Como
Regione Lombardia
Assessorato alla Cultura
Culture, Identità e Autonomie della Lombardia

Con il patrocinio di:
Ministero per i Beni e le Attività Culturali

ARTE&ARTE 
filare il tempo – 2007miniartextilcomo

A cura di Luciano Caramel

La prestigiosa rassegna internazionale Miniartextil, giunta con successo alla sua XVII edizione, in autunno inaugura a Como con Filare il tempo. 2007miniartextilcomo.
La mostra, ideata e organizzata dall’Associazione Arte&Arte, con il patrocinio del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Lombardia, e il patrocinio e contributo del Comune di Como, della Provincia di Como e della Camera di Commercio, si svolge in quattro importanti sedi quali la storica Chiesa di San Francesco, il Palazzo del Broletto, il suggestivo Chiostrino di Sant’Eufemia e la Camera di Commercio di Como.

 

 

DCF 1.0

 

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L’intero percorso espositivo, curato da Luciano Caramel, comprende circa 120 opere, tra cui diversi inediti, di artisti provenienti prevalentemente dall’Europa occidentale e orientale, dagli Stati Uniti, dal Sud America e dall’Asia. La mostra consente di ammirare più di cinquanta minitessili, lavori di piccolo formato, oltre venti grandi installazioni, un video e una personale di Marisa Bronzini.

Per i minitessili, esposti nella Chiesa di San Francesco, si segnala la presenza di Anastasia Azure (Stati Uniti), Ceca Georgieva (Bulgaria), Alvaro Diego Gomez Campuzano (Colombia), Pamela Hardesty (Irlanda), Ieva Krumina (Lettonia), Violetta Piskurewicz (Polonia), Johanna Virtanen (Finlandia), Barbara Esser e Wolfgang Horn (Germania), Luciana Costa Gianello, Antonio Bernardo e Giovanna Bolognini (Italia).
Tra le installazioni di grandi dimensioni, presentate in San Francesco, si pone in evidenza, tra le altre, quella dell’artista egiziana Sabah Naim, composta da leggerissime tele trasparenti sospese al soffitto con immagini singole a grandezza naturale in bianco e nero della popolazione cairota: militari, anziani, ragazzini e donne sintetizzano la molteplice gamma culturale e sociale dei passanti. Tra le altre installazioni ricordiamo quelle di Fatma Charfi M’seddi (Svizzera-Tunisia), Machiko Agano (Giappone), Sun-Rae Kim (Korea), e Alvaro Diego Gomez Campuzano (Colombia), Marina Gasparini (Italia).

Come sottolinea il curatore Luciano Caramel, “filare il tempo – 2007miniartextilcomo registra la sinergia tra antico e contemporaneo, tra storia e presente, nell’incontro tra tecniche e materiali tessili i più diversi e l’arte contemporanea più recente”. La mostra presenta esponenti della migliore produzione artistica internazionale nell’ambito della Textile Art, che riprende antiche nozioni tessili innovandone tuttavia, e talora rivoluzionandone schemi e materiali, con risultati di grande fascino.
Con lino o bambù, seta, rame, cotone, raffia, fibra di cocco oppure organza, gli artisti interpretano il tema dello scorrere del tempo e del vivere quotidiano, come dimostrano, tra gli altri, i minitessili di Kela Cremaschi (Italia), Anny Ferrario (Italia), Ursula Gerber-Senger (Svizzera), Kakuku Ishii (Giappone), Renata Jackowiak (Polonia), Michiko Sakuma (Giappone).

Nata da un’idea di Nazzarena Bortolaso e Mimmo Totaro, fondatori dell’Associazione Culturale Arte&Arte, “Miniartextil ha avuto
la sua prima edizione nel 1991 e da allora ha conquistato sempre più prestigio, divenendo un evento unico in Italia” commentano gli organizzatori, “che ha conquistato il mondo artistico internazionale. La manifestazione nasce a Como, culla per eccellenza della produzione serica, diventando così un punto di riferimento per l’arte contemporanea”.

Di grande rilievo è l’aspetto educativo e didattico insito nella mostra: il contenuto dei lavori e l’allestimento diventano fonte di ispirazione e di dibattito per gli studenti di qualsiasi istituto, anche universitario. Assai frequente è stata anche in passato la visita di docenti e studenti provenienti da molti paesi Europei, quali Francia, Germania, Belgio e Spagna.

Diversi artisti ospitati nelle precedenti edizioni di Miniartextil hanno partecipato alle Biennali di Venezia: l’italiana Marisa Bronzini, il cinese Liang Shaoji e El Anatsui, artista del Ghana arrivato a Como lo scorso anno dove ha esposto uno straordinario arazzo in alluminio e filo di rame.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In occasione della mostra è pubblicato un catalogo, a cura e con un testo critico di Luciano Caramel in italiano, inglese e francese.

Nel 2008 la mostra sarà esposta in altre importanti sedi italiane ed estere: Montrouge (7 – 24 febbraio), vivace quartiere parigino noto per il “Salon des Jeunes Créateurs”, che si rinnova da oltre 50 anni; Nule (Sassari, dal 24 maggio), piccolo centro del Goceano con forti tradizioni tessili nella lavorazione della lana e famoso per i tappeti infine Venezia (agosto), presso il Museo di Palazzo Mocenigo centro studi di storia del tessuto e del costume.

Progetto e organizzazione a cura di Nazzarena Bortolaso e Mimmo Totaro per Arte&Arte.

 

INSTALLAZIONI

  1. Machiko Agano (Giappone), Untitled, 2007, filo da pesca, filo di ferro inossidabile e kozo,       cm. 300x600x1250
  2. Maddalena Ambrosio (Italia), Supermemo dal libro: Super Maddy esplorazioni, 2006, stampa fotografica su carta ilfoflex, cm. 120×200.
  3. Fatma Charfi (Tunisia), Human lace, 2007, carta di seta, velo, filo d’argento, carta laminata, cm.300x400x210.
  4. Candida Ferrari (Italia), Segrete trame, 2007, acetato, tessuto, plexiglass, cm. 160×400.
  5. Marina Gasparini (Italia), Non posso più esserci per te, 2007, 108 elementi, stampa e ricamo su lino, 20x30x4 cm cad.
  6. Alvaro Diego Gomez Campuzano (Colombia), Disco, 1992, acciaio inossidabile, 3×350 cm di diametro.
  7.  Michele Guido (Italia), Liquidampar 07.03.07, 2007, stampa digitale su carta 100% cotone, cm. 100×176.
  8. Manabu Hangai (Giappone), What time is the rise of the moon? N°2, 2007, carta riciclata fatta a mano, cm. 150x380x30.
  9.   Sugane Hara (Giappone), Shore, 2007, organza e fili di rayon, garza di cotone, cm. 280×500.
  10. Agneta Hobin (Finlandia), Glacier, 1997, nickel e muscovite, cm. 300x300x20.
  11. Asako Ishizaki (Giappone), Wrapped – W2 “, 2007, lino e fili di rame, cm. 150x200x350.
  12. Yoko Kataoka (Giappone),  The interval, 2005, seta e rattan, cm. 300x350x120.
  13. Sun-Rae Kim (Corea), Tscho-Young-Nina’s Friends, 2005, 10 elementi in carta pesta e carta di riso, cm. 73x43x22 cad.
  14. Rosalba MitaritonnaTana (Italia), Il triclinio delle sirene, 2003-2004, sisal naturale e lana grezza, cm. 150x100x45.
  15. Claire Morgan (Irlanda del Nord), Tracing time, 2007, semi di tarassaco, foglie, uno scricciolo, nylon e piombo, cm. 400x60x30.
  16. Sabah Naim (Egitto), Senza titolo, 2007, 23 veli di chiffon e 19 lastre in alluminio, cm. 190×60 e cm. 120×52.
  17. Lydia Predominato (Italia), Labirinto. Ancora il filo di Arianna, 2007, proiezione.
  18. Dorothea Reese- Heim (Germania), Antipoden, 1997-2007, fibra di vetro e plastica, cm.100x300x75.
  19. Charles Sandison (Scozia), Good & Evil, 2002, proiezione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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