The Dodder 2019

 

 

 

 

 

In the project “The Dodder” by Marina Gasparini and Serena Piccinini, curated by Leonardo Regano and promoted in as one of the collateral initiatives of the new edition of Arte Fiera, these two artists have woven a close dialogue with the spaces of the ancient cistern built by Tomaso Laureti in the 16th century, thereby creating a large site-specific project inspired by this evocative location. 

Known also by the name of Bagni di Mario, the Conserva di Valverde was chosen by Marina Gasparini and Serena Piccinini since it was the place where the waters of the nearby Colli were collected before being channelled into the heart of the historic centre of Bologna to feed Giambologna’s famous Fountain of Neptune.  Intrigued by the on-going flow of water over the centuries, the two artists confronted the idea of the journey and the discovery of unknown underground worlds, chosen as a metaphor for a more extensive exploration of the self and the relationship between self and World. Serena Piccinini updates the myth of Ulysses, his search for truth and for the route home, in a development that is at once physical and imaginary. Here we find the enchantment of works that fascinate and disturb for the way they radicalize the space of the Conserva into another world, a world of daydreaming that is at the same time deeply unsettling. 

      
With her “The Dodder” – the work that gives the show its title – Marina Gasparini emulates the  threadlike nature of the homonymous parasitic plant, which also infests the walls of the Conserva di Valverde. Starting out from the centre of Conserva, this large-scale installation goes on to follow its tunnels and passages. Inspired by her reading of the works of Hélène Smith, a famous Swiss medium who lived between the 19th and 20th centuries, the artist discovers a singular analogy between the desolate and seemingly uninhabited spaces of the Conserva and the alien landscapes described by Smith in her visions.  In the red of the architecture the analogy with the Martian wastelands described by Smith is charged with even greater evocative force, leading the artist to enclose this relationship within her installations. In Le plus joli rêve the threadlike motif of the growth of the dodder is picked up by the work’s zigzagging movement, which is inspired by the imaging of Smith’s brain waves as recorded during one of her psychic trances. In the Sala della cisternetta the four sculptures, Chercher de sources, Creuseur, Porteur d’Eau sacreè and Voyageur, are inspired by ideograms of the Martian language and recall the mystical valences of the thread. The reference here is to the sutras, compositions in the Vedic tradition, whose role is to re-awaken our memory as beings linked to the divine.  

 

Leonardo Regano

 

 

 

 

 

 

 

 

In occasione della settima edizione di ART CITY Bologna,“The Dodder” di Marina Gasparini e Serena Piccinini, a cura di Leonardo Regano, promosso nell’ambito delle iniziative collaterali alla nuova edizione di Arte Fiera.  Le due artiste hanno intessuto uno stretto dialogo con gli spazi della antica cisterna costruita da Tomaso Laureti nel XVI secolo, realizzando un grande progetto site-specific ispirato alla suggestiva location. Conosciuta anche con il nome di Bagni di Mario, la Conserva di Valverde è stata scelta da Marina Gasparini e Serena Piccinini per la sua caratteristica di luogo deputato alla raccolta delle acque dai vicini Colli per convogliarle nel cuore del centro storico di Bologna, alimentando la celebre Fontana del Giambologna dedicata al dio Nettuno. Persuase dal continuo e secolare fluire delle acque, le due artiste si sono confrontate con l’idea del viaggio e della scoperta di mondi sotterranei e sconosciuti, un’idea scelta come metafora di un’esplorazione più ampia del sé e del rapporto Io – Mondo. Serena Piccinini attualizza il mito di Ulisse, la sua ricerca della verità e della strada per il ritorno a casa in un percorso che si rivela fisico e immaginario al tempo stesso, attraverso l’incanto di opere che affascinano e turbano nel loro modo di radicalizzare lo spazio della Conserva in un mondo altro, trasognante e perturbante nello stesso momento. Nel lavoro di Serena Piccinini la delicatezza e la mostruosità convivono alternandosi e completandosi. La monumentale Cariddi accoglie lo spettatore all’ingresso della sala ottagonale, respingendolo in un tragitto obbligato.

 

 

 

 

 

 

Con il suo “The Dodder “- l’opera che dà il titolo alla mostra – Marina Gasparini emula l’essenza filiforme dell’omonima pianta parassita (meglio nota come Cuscuta) che infesta anche i muri della Conserva di Valverde, con una grande installazione che ne ripercorre cunicoli e punti di passaggio a partire dagli ambienti centrali. Ispirata dalla lettura dei testi di Hélène Smith, celebre medium svizzera vissuta tra il XIX e il XX secolo, Marina Gasparini riscopre una singolare analogia tra i luoghi della Conserva di Valverde, desolati e apparentemente inabitati, e i paesaggi alieni descritti dalla Smith nelle sue visioni. Nel rosso dell’architettura, l’analogia con le lande marziane di cui parla la medium ginevrina si carica di un’ulteriore suggestione che porta l’artista a rinserrare questo rapporto nelle sue installazioni. Ne  “Le plus joli rêve” il motivo filiforme del cammino del dodder ritorna nell’andamento zigzagante dell’opera, ispirata al tracciato delle onde celebrali della Smith registrate durante uno dei suoi momenti di trance medianica. Nella Sala della cisternetta, le quattro sculture del “Chercher de sources”, “Creuseur”, “Porteur d’Eau sacreè”, “Voyageur”,  s’ispirano agli ideogrammi della lingua marziana e ricordano la valenza che il filo ha nella mistica. Il rimando è ai sutra, ai componimenti della tradizione vedica che hanno il compito di svegliare la nostra memoria di esseri connessi al divino. Il filo torna qui come segno e ornamento, motivo di una ricerca che Marina Gasparini porta avanti mescolando riferimenti e citazioni, vivificando nel sacro linguaggio dell’arte l’esperienza del quotidiano e dal confronto tra i diversi piani che compongono l’essere.

Leonardo Regano

 

 

Photographer Marco Rambaldi

http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=61036&IDCategoria=204

 

 

THE DODDER

 

 

The Dodder: Marina Gasparini e Serena Piccinini

 

 

 

https://www.facebook.com/etvrete7/videos/2076631865745790/UzpfSTE1Mjk3ODYxMDg6MTAyMTgzODE5NTI5MzAwNTM/

http://agenda.comune.bologna.it/cultura/marina-gasparini-e-serena-piccinini-the-dodder?fbclid=IwAR1u_zS3YlMQbYCW-S4Xy62o5fOe5F2dMLZAa6THfnh9GJn_FoyorbMdOwo

 

 

 

 

 



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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