SIAMO TUTTI GRECI 2012

SIAMO TUTTI GRECI La forza e la ricchezza dell’Arte e della Cultura possono colmare ogni vuotoUn atto di solidarietà alla Grecia dagli artisti Italiani.Il dono di una loro piccola opera come gesto di fratellanza e di sostegno a un Paese con cui si è profondamente legati tramite la storia e la cultura.Un progetto culturale di Arco di Rab Project con sede in Roma a cura di Dea Bedin, Alice Rubbini e Renzogallo. Una donazione di opere per costituire un piccolo patrimonio culturale che vuole, simbolicamente, riempire il vuoto creato dalle difficoltà che la Grecia, paese fratello, sta attraversando e che mette l’accento sulla necessità di essere uniti particolarmente in questo momento storico. Il Museo Benaki ha accettato con gratitudine la donazione degli artisti Italiani e intende, con la collaborazione dell’Istituto d’Arte Greca Contemporanea, organizzare una grande mostra dal 25 Ottobre 2011. Le opere faranno parte della collezione del Museo Benaki     

 

La frase Siamo tutti greci si è sentita quasi un anno fa in varie lingue per tutta l’Europa.

Non è casuale il fatto che nella nostra vicina Italia lo slogan Siamo tutti greci ha risuonato più forte e convincente; come un appello simbolico alle radici culturali degli europei e del mondo occidentale in genere.

Non ci dobbiamo scordare che la Grecia e l’Italia sono i due paesi mediterranei che hanno determinato la struttura essenziale dell’Europa –filosofica, politica, artistica –e sono indissolubilmente legate alla memoria storica degli abitanti di tutto il continente.

Il movimento cittadino Siamo tutti greci è nato come dimostrazione di solidarietà ai greci di oggi e come protesta contro l’atteggiamento ufficiale dei potenti dell’Europa verso la Grecia.

La gente si è accorta che, da anni ormai, le economie potenti con la loro politica superficiale hanno creato le condizioni per una crisi finanziaria che tra l’altro conduce i popoli del Mediterraneo alla subordinazione.

Le manifestazioni dei cittadini hanno attivato anche il mondo dell’arte.

Vari artisti hanno trovato un modo per dimostrare la loro sensibilità e prendere posizione di fronte al problema.

La comunità italiana delle arti figurative, dopo una proposta dell’artista Renzogallo, della direttrice dell’Arco di Rab Project –  associazione culturale Dea Bedin e di Alice Rubbini, storica dell’arte, ha adottato con calore l’idea della donazione di una piccola opera d’arte da parte di ogni artista nei confronti della Grecia quale gesto simbolico di solidarietà, assistenza e riconoscimento dei comuni legami storico-culturali.

Dovremmo sottolineare che il numero delle partecipazioni (che hanno superato il centinaio) è stato limitato per motivi organizzativi.La proposta fatta all’Istituto d’Arte Greca Contemporanea di organizzare ad Atene una mostra delle opere d’arte in tal modo donate è stata accettata con tanto entusiasmo e commozione da tutti noi.

Il Museo Benaki si è assunto l’impegno di ospitare la mostra e di integrare le opere nelle sue collezioni.

Fanno parte della mostra artisti maturi e giovani di tutta Italia.

Alcuni di loro hanno scelto una loro opera d’arte già completa, che rispecchia il titolo simbolico Siamo tutti greci, mentre altri hanno preferito creare un’opera nuova, espressione dell’attualità contemporanea.

Speriamo che la comunione con la famiglia artistica italiana sia un’esperienza positiva e ricca per il pubblico greco.

Dobbiamo ringraziare con tutto il cuore gli artisti per la loro offerta generosa e gli organizzatori italiani per il loro appoggio morale e il loro affetto.

 

Giulia Dimakopoulou
Direttrice iset

 

 

Siamo tutti greci! Mai è stato coniato uno slogan più esatto di questo. Una parola d’ordine che, nel momento del pericolo di una possibile uscita dall’Europa della Grecia, è circolato in ogni manifestazione a favore di questo Paese fratello a cui si deve molto di tutta la civiltà occidentale.

Dalla Grecia abbiamo appreso la democrazia, la filosofia, l’arte, la letteratura, il teatro……

Qui sono le nostre origini, qui le basi da cui siamo partiti per fondare le nostre civiltà uscendo dalla barbarie. E è da qui che Roma ha preso quei valori culturali che poi sono stati diffusi in tutto il mondo. Questo patrimonio è nel nostro DNA e non possiamo rinunciarvi.

Noi dobbiamo alla Grecia riconoscenza e questa è una moneta potente, capace di riempire quei vuoti creati dalla nuova barbarie di una finanza vorace e scollegata dalle necessità reali dei popoli, basata sul profitto di pochi a discapito delle nazioni inficiando il loro sviluppo. La cultura è nemica della corruzione e anela a una nuova politica seria basata sulla solidarietà e sulla condivisione di quei valori che portano allo sviluppo culturale e sociale.

L’Arte si assume questo ruolo di critica perché l’Arte è critica, perché l’Arte è politica e, per dirla con Shakespeare, “…se l’arte non è politica è solo decorazione..”

Noi artisti siamo quindi con voi amici greci perché anche noi SIAMO TUTTI GRECI.

 

Renzogallo                                                                                                                  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

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